Inside: Recensione, Trailer e Gameplay

Dai creatori di Limbo, a distanza di 2 anni dal lancio su Xbox One, arriva anche su Nintendo Switch “Inside”, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione, su gentile concessione Star2Com.

Presentato per la prima volta anni fa durante l’E3 di Microsoft, Inside conquistò il pubblico fin da subito per il suo stile grafico ispirato per certi versi a Limbo, proponendo un’atmosfera cupa e grigia con una storia deprimente quanto coinvolgente.

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INSIDE Recensione

Nel gioco vestiamo i panni di un bambino fuggito da un mondo in cui l’essere umano è soggetto al controllo mentale. Nessuna melodia in sottofondo in grado di coinvolgere il giocatore ma solo i passi accompagnati dal forte respiro del bimbo, provocati dalla stanchezza di una corsa infinita e dallo spavento della cattura.

Numerosi sono gli ostacoli da superare e altrettanto gli enigmi da risolvere per proseguire verso la libertà. Cani inferociti, guardie pronte a strangolare barbaramente il protagonista ed ogni altro pericolo si cela dietro l’angolo.

A farla da padrone nel tetro mondo di Inside è l’intuizione, indispensabile per risolvere i tanti enigmi proposti, dallo spostamento delle casse per raggiungere posizioni elevate all’azionamento di meccanismi a rullo.

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Il sistema di gioco viene nuovamente ridotto ai minimi termini, proponendo un pulsante per saltare o aggrapparsi e lo stick per muoversi con l’interazione limitata all’essenziale. Per rompere la monotonia di un fuga e salta, gli sviluppatori hanno inserito delle sessioni in cui bisogna aggrapparsi a delle strutture per il controllo mentale, al fine di gestire degli “schiavi” sullo sfondo per azionare meccanismi e risolvere enigmi.

Nessun livello di difficoltà selezionabile il che rende il gioco come Limbo, alla portata di tutti, aggiunto alla scarsa longevità del titolo che si attesta sulle 4 ore circa.

In qualsiasi momento è possibile rigiocare una delle scene già completate al fine di individuare i collezionabili lasciati indietro. Nessuna introduzione o cutscene, come per il suo predecessore il tutto è a interpretazione del giocatore.

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Lo stealth è l’elemento dominante in Inside in quanto ci verrà richiesto più volte di muoverci con estrema cautela per evitare di finire nelle mani dei nemici, pronti ad eliminarci senza pietà.

Fin dai primi minuti di gioco faremo la conoscenza delle meccaniche proposte, dagli spostamenti del protagonista e gli oggetti, alla fuga dai nemici, correndo, saltando e per la prima volta nuotando. 

Un gioco che merita assolutamente di essere giocato, nonostante la longevità sia molto bassa. A rendere Inside unico nel suo genere oltre un comparto grafico originale, vi è una storia intrigante quanto coinvolgente da spingere il giocatore a completare questa breve avventura tutta d’un fiato, per assistere alla sua conclusione.

INSIDE GAMEPLAY TRAILER