Dying Light Bad Blood: Recensione, Trailer e Gameplay

Ebbene si, alla fine anche Techland è caduta vittima della moda del momento, ossia i Battle Royale, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Bad Blood, una modalità standalone del celebre Dying Light incentrata proprio sul genere citato.

Dying Light Bad Blood Recensione

Bad Blood altro non è che lo spinoff della serie Dying Light, il quale permette ai giocatori di affrontarsi in uno scontro all’ultimo sangue, con tutte le limitazioni imposte dal genere Battle Royale ma in chiave Techland.

La nuova esperienza di gioco offerta dal team di sviluppo che si cela dietro il Survival Zombi per eccellenza, viene definita come un Brutal Royale, le regole sono le stesse di un qualsiasi gioco della citata tipologia, un mix tra PvE e PvP condito di ingredienti come il parkour e combattimenti con armi da mischia e non solo.

La presenza dei non morti nella mappa è un’aggiunta in grado di rendere il PvP più movimentato e dinamico possibile. Se in Project Darwin il freddo può seriamente compromettere la salute del giocatore, in Dying Light Bad Blood sono i non morti a mettere i bastoni tra le ruote ai giocatori durante il massacro.

12 i partecipanti per ogni sessione di gioco, il cui scopo è quello di sopravvivere fino alla fine ma allo stesso tempo estrarre dei campioni di sangue da nidi infetti e controllati dai non morti. 

Raccogliendo i campioni è possibile migliorare le statistiche del personaggio, incrementando Forza, Resistenza e Agilità, ottenendo vantaggi nei confronti degli altri giocatori. Salendo di livello si viene ricompensati con una maggiore forza e il ripristino della salute.

Al giocatore spetta la decisione se trascorrere tempo nella raccolta e potenziamento di armi ed equipaggiamento o se dedicarsi alla ricerca dei sieri in grado di incrementare le proprie statistiche, preoccupandosi sia dei Zombi che degli altri giocatori, guardandosi dunque di continuo le spalle indipendentemente dalla scelta presa. 

Il primo giocatore che raggiunge un certo numero di campioni diventa il più forte ma allo stesso tempo rivela la sua posizione,  trasformandosi nel ricercato per eccellenza, un facile bersaglio per tutti gli altri concorrenti.

Uccidendo il giocatore super potenziato è possibile impadronirsi dei propri campioni per poi fuggire a bordo dell’elicottero, sfruttando gli elementi ambientali per creare trappole o spostarsi rapidamente nello scenario, richiamando proprio il gameplay che abbiamo apprezzato in Dying Light.

Non manca all’appello una generosa dose di splatter con sangue, budella, arti amputati ed ogni macabra scena dovuta al massacro di Zombi o giocatori avversari.  

Bad Blood presenta lo stesso ritmo frenetico del gioco base, offrendo ai giocatori un comparto multiplayer più originale e coinvolgente possibile, nonostante resti fedeli su certi aspetti al tradizionale Battle Royale.

Il gioco è disponibile come Free to Play per tutti i giocatori, con la possibilità di spendere denaro reale per acquistare migliorie, potenziamenti ed equipaggiamenti vari. Lanciato in Early Access, verrà supportato nel corso del tempo con nuove mappe, che verranno proposte a rotazione ed equipaggiamenti vari. 

Se avete amato Dying Light e siete alla ricerca di una sfida impegnativa che vi tenga incollati allo schermo per diverse ore, allora Bad Blood fa al caso vostro!

Dying Light Bad Blood Gameplay Trailer