The Lost Bear: Recensione, Trailer e Gameplay

C’è chi ritiene che la VR sia destinata e rivolta agli FPS, chi invece ha pensato bene di realizzare un’opera teatrale “videoludica”, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di The Last Bear, a dimostrazione di come anche un platform a scorrimento 2D, sia giocabile in realtà virtuale.

Alla ricerca dell’orsetto rapito

The Lost Bear ci porta in un mondo fiabesco dallo stile grafico unico ed accattivante nei panni di un bimbo, che assiste al rapimento del suo orsetto da parte di un’entità malefica. Lo scopo del gioco è quello di affrontare un lungo (ma non troppo) viaggio nel tentativo di recuperare il maltolto. 

La particolarità del titolo risiede indubbiamente nella sua originalità, in grado di fondere Puppeteer con Limbo, dando vita ad un platform in VR senza precedenti. All’avvio del gioco ci ritroviamo seduti su una poltrona nel bel mezzo di un bosco, con un sipario teatrale di fronte a noi, dove si svolge il racconto che gli autori hanno preparato per gli spettatori.

Nel corso dell’avventura ci ritroveremo in scenari differenti tra di loro, dandoci realmente la sensazione di trovarci in boschi oscuri popolati da pipistrelli ed altre creature della notte.

Come accadeva in Limbo, il bimbo non dispone di armi particolarmente potenti o abilità straordinarie, muniti di una sola fionda,dovremo guidarlo livello dopo livello attraverso trappole e nemici mortali, risolvendo di tanto in tanto enigmi banali quanto coinvolgenti, grazie al supporto della realtà virtuale.

Ogni qual volta attiveremo un meccanismo, ci ritroveremo di fronte a noi un’ingranaggio da ruotare con l’aiuto sia del controller che delle movenze. The Lost Bear non sfoggia una longevità generosa, ma consente di immergersi nelle atmosfere di gioco il tempo necessario per raccontare una fiaba videoludica ben strutturata, con una colonna sonora ed effetti speciali che si sposano alla perfezione con le ambientazioni, stimolando la curiosità del giocatore nell’osservare i dintorni della propria postazione. 

Lo scenario mostrato in teatro influenzerà in maniera dinamica l’ambientazione presente attorno al giocatore, da uno sciame di api pronto ad aggredirci a gufi, lupi ed altre creature, donandoci un senso maggiore di immersione, quasi fossimo all’interno di una fiaba interattiva.

La trama è indubbiamente il cuore di Lost Bear, la quale grazie alla presenza di caricamenti ridotti all’essenziale e alla totale assenza di HUD sullo schermo, permette ai giocatori di restare incantati dalla magia della stessa per l’intera durata del titolo.

Lost Bear GAMEPLAY TRAILER