Surviving Mars: Recensione, Trailer e Gameplay

Quest’oggi vi porteremo su Marte, con la nostra Recensione di Surviving Mars, il Sim City spaziale, un gestionale dove siamo chiamati a trasferire la popolazione terrestre sul pianeta rosso.  Prima di proseguire nella lettura, vi invitiamo ad entrare a far parte della nostra community su Discord

 

Surviving Mars Recensione

Surviving Mars ricorda per molti versi il celebre gestionale di casa Maxis. Dopo l’atterraggio su Marte, ci troviamo di fronte un grande appezzamento di terreno rossastro suddiviso in quadranti. Inizialmente avremo a disposizione 3 differenti veicoli, con i quali scansionare il terreno alla ricerca di risorse come acqua e minerali.

Prima di trasferire la popolazione su Marte, dovremo costruire tutto il necessario per la sopravvivenza del genere umano, tra cui edifici ed istituzioni di vario tipo, localizzate al di sotto di cupole, in quanto a differenza della Terra, su Marte non c’è ossigeno da consentire la vita.

Dopo aver scansionato il terreno, tramite un apposito menù è possibile selezionare i primi strumenti da costruire sul suolo marziano, con l’aiuto dei piccoli robot in dotazione.

 

I primi edifici da costruire serviranno per estrarre acqua dal sottosuolo e fornire energia elettrica alle cupole, dove collocare al loro interno strade, abitazioni, scuole e quanto altro ancora.  Al primo avvio del gioco ci troviamo di fronte 2 modalità differenti, o per meglio dire difficoltà, normale e facilitata.

Facilitata ci consente di giocare con impostazioni stabilite, allo scopo di rendere la costruzione degli edifici e il trasporto degli abitanti, oltre la gestione degli stessi sul pianeta rosso, più semplice. Normale invece è per chi ha già un bagaglio culturale alle spalle con la suddetta tipologia di gioco.

Come ultima ma di certo non meno importante modalità, vi è il New Game, la quale consente di giocare personalizzando la partita, dalla scelta dello sponsor a molti altri aspetti.

 

Il cuore dell’esperienza offerta da Surviving Mars, risiede nella personalizzazione del profilo psicologico della missione. E’ possibile scegliere diversi bonus in grado di variare la difficoltà delle sfide, da un secondo razzo gratuito alla personalizzazione del logo della missione e molto altro. 

Tra i veicoli a disposizione vi sono l’Explorer, in grado di scansionare il terreno alla ricerca di anomalie, il Rover, per trasportare i droni che  servono per la costruzione o riparazione degli edifici e il Transport, indispensabile per il trasporto delle risorse raccolte. 

Fin qui nulla di complesso se non fosse per la totale assenza di un tutorial, il tutto viene illustrato da popup a comparsa. 

 

 

Dopo aver costruito ed alimentato la prima cupola, è possibile trasferire sul pianeta rosso il primo gruppo di terrestri ed è inutile dire che con l’aumentare della popolazione, sorgono i primi problemi, dalla manutenzione delle strutture alla criminalità, oltre la quantità insufficiente di aria o acqua.

Il pianeta rosso è soggetto a svariate problematiche ambientali, dalla pioggia di meteoriti alle tempeste di sabbia, le quali siamo chiamati a contrastare con i mezzi a disposizione. Non manca naturalmente all’appello il ciclo giorno/notte.  

Se amate i gestionali e lo spazio, allora Surviving Mars fa al caso vostro, nonostante sia purtroppo disponibile esclusivamente in lingua inglese. 

 

Surviving Mars Gameplay Trailer