Blue Estate: Recensione, Video Gameplay e Immagini

Blue Estate

Blue Estate – Il videogioco è ufficialmente disponibile per l’acquisto su Xbox One e PS4, oggi siamo qui per condividere con voi la nostra recensione.

Quando un fumetto diventa un videogioco

Blue Estate è nato inizialmente come una serie a fumetti sconosciuta in Italia e divenuta un videogioco su PS4 e Xbox One dopo il suo grande successo.  Nel gioco vestiamo i panni di Tony Luciano il figlio inetto del Capo dei Capi di losangelina che dovrà farsi strada tra la malavita.

Focus Interactive propone il suo sparatutto con un mix tra hard boiled e humor perchè in Blue Estate non dovrete far altro che sparare a volontà dall’inizio alla fine con una breve sosta tra una scemata e l’altra. Boss sporcaccioni, cani in calore ed ogni sorta di demenza che potete mai incontrare in un videogioco dove gli headshot non sono gli unici colpi che vengono premiati. Blue Estate vi coinvolgerà fin dall’inizio con un gameplay frenetico, divertente, ricco di battute esilaranti che vi faranno morire dal ridere e demenzialità oltre ogni vostra immaginazione.

 

Blue Estate 2

Un sistema di controllo difficile da gestire

Come dice il detto non è tutto oro ciò che luccica, se Blue Estate è un titolo nato per divertire i giocatori e riesce a farlo alla grande, è afflitto però da due problemi sui quali non è possibile passarci su, parliamo del sistema di controllo difficile da gestire con il controller e i livelli ripetitivi seppur divertenti.

Per il sistema di controllo su PS4 il gioco si appoggia al giroscopio del Dual Shock 4 con il tilt per la gestione della mira delle armi mentre su Xbox One viene offerta la possibilità sia di giocare con il controller che con il Kinect. Muovendo il cursore sullo schermo attraverso lo stick analogico o il nostro braccio dovremo cercare di centrare i nemici e a volte risulterà tutt’altro che facile. Altra seccatura è il continuo reset della mira dopo un certo periodo di tempo per non parlare dei continui caricamenti dell’arma, centrare i bersagli a volte sarà una vera e propria sfida. I giocatori sono chiamati soltanto a sparare, pararsi o ricaricare perchè il movimento del protagonista è affidato al CPU il che ricorda molto giochi come Time Crisis o House of Dead. 

Anche sul fronte grafico il titolo ha qualche pecca con delle animazioni e dei personaggi modellati discretamente, doppiaggio invece sublime dando al protagonista quella giusta dose di enfasi da far sbellicare il giocatore dalle risate, peccato però che sia in lingua inglese.

Blue Estate 3

Il Fattore “rigioca”

Blue Estate è composto da un totale di 6 episodi per una longevità che si attesta sulle 3 ore per giungere all’epilogo, un gioco sviluppato per essere rigiocato fino allo sfinimento, per migliorare il proprio punteggio e diventare degli abili pistoleri. Volgare, divertente, demenziale, frenetico, un titolo di nuova generazione che vi consigliamo di non lasciarvi sfuggire nonostante il costo sia elevato.

Livelli lineari e ripetitivi in cui il giocatore è chiamato a sparare e caricare tutto il tempo, abilitare l’effetto bulletime e individuare i collezionabili da distruggere con la propria fidata pistola.  I nemici potranno essere eliminati in svariati modi, da una scarica di proiettili ad un solo colpo mirato alla testa o ai gioielli di famiglia, questi ultimi vi permetteranno di ottenere dei punti bonus che incrementeranno il contatore.

Le chiacchiere stanno a zero

La massiccia presenza di dialoghi in lingua inglese presenti nel titolo potrebbero infastidire coloro che non vogliono perdersi in chiacchiere e entrare nel vivo dell’azione o far innamorare chi ad ogni passo del protagonista si aspetta di sentire un’altra demenzialità. Se masticate bene la lingua inglese riuscirete a cogliere al balzo ogni singola battuta e riferimento a serie televisive come Il trono di Spade, se l’inglese non fa per voi il suo chiacchiericcio sarà come un bla bla bla fino allo sfinimento.

Conclusioni e Voti

Se siete cresciuti con sparatutto di vecchia generazione in cui bisogna solo mirare e sparare senza preoccuparsi di muoversi nello scenario allora Blue Estate fa al caso vostro, sopratutto se amate la demenzialità.

  • Gameplay: 6.5
  • Sonoro: 8.0
  • Grafica: 7.5
  • Longevità: 5.5

Voto Finale: 7.0

PRO

  • Demenziale al punto giusto
  • Doppiaggio esilarante (per chi ovviamente mastica l’inglese)

CONTRO

  • Livelli ripetitivi
  • Un sistema di gioco ostico e difficile da gestire